lunedì, febbraio 09, 2009

La NASA prova le macchine che permetteranno di fare atterrare gli astronauti sulla Luna.

By ing. Costa Paolo

HUNTSVILLE, Ala. – Una tecnologia meccanica sviluppata dalla NASA che farà ritornare gli astronauti sulla superficie della luna in tutta sicurezza ha completato il suo terzo ciclo di prove.


L’obiettivo di questo ciclo di prove è quello di ridurre il rischio e gli svantaggi tecnologici per un robusto e riusabile razzo che potrà abilitare l’America nei successivi lanci sulla luna.


I test della Pratt & Whitney Rocketdyne nel West Palm Beach, Fla., saranno di aiuto per la progettazione di nuove macchine che giocheranno un ruolo sempre maggiore nei successivi lanci umani per l’esplorazioni sulla luna. Molti di questi razzi saranno impiegati per il solo lavoro di trasferimento. L’obiettivo di una macchina di atterraggio lunare è rallentare il veicolo così che gli astronauti potranno atterrare con tutta sicurezza.


La macchina che si chiama Common Extensible Cryogenic Engine, o CECE, è una macchina per ridurre la spinta, cioè una macchina che ha la capacità di portare la potenza di spinta dal 100% al 10%, seguendo una traiettoria morbida per atterrare sulla superficie lunare. Le 13,800 pound di spinta usano solo ossigeno liquido ed idrogeno liquido come propellenti.


Durante i test, i motore era stato portato da una posizione della potenza del 104% ad una potenza al disotto dell’8%, cosa questa che era stato un record per questo tipo di motori. Un motore criogenico è necessario per fornire delle alte prestazioni e trasportare elevati carichi sulla superficie lunare. Del motore CECE era state configurate due prototipi durante i tre cicli di prove a piana potenza.


Tony Kim, profondo conoscitore e progettista di questi motori al NASA Marshall Space flight Center, di Huntsville, Ala, dice: “la prima serie di test nel 2006 era una sfida ma prometteva bene”. Mentre “nel 2007 fornivano un profondo esame dei ridotti livelli di bassa potenza e delle prestazioni delle caratteristiche della macchina”. “Questo terzo ciclo a cui noi attivamente ci siamo portati riguarda le soluzioni ai cambiamenti affrontati”.


Il nostro team ha attentamente provato i risultati che hanno mostrato delle oscillazioni di pressione nel motore ai bassissimi livelli di spinta chiamati “chugging”. Il Chugging può non essere un problema per il motore in se stesso, ma le vibrazioni risultanti possono avere delle potenziali vibrazioni di risonanza con la struttura del razzo e causare così problemi per l’atterratore o per l’equipaggio.


Gli iniettori del sistema di alimentazione sono stati successivamente modificati e con successo si è eliminato il chugging dai motori controllando il flusso dei liquidi idrogeno ed ossigeno alla camera di combustione. L’ultima configurazione progettata del motore comprende nuovi iniettori che alimentano e controllano attentamente la pressione e la temperatura del flusso dei propellenti.


Dice, ancora, Kim “la tecnologia sviluppata da questi sforzi aiuterà gli ingegneri nei successivi progetti dei futuri motori criogenici che incontreranno le specifiche richieste del lanciatore lunare Constellation Program’s Altari”.


Il CECE è basato su di un esistente stadio di quelli di un razzo Pratt & Whitney RL10. La precedente prima esperienza di volo manuale, conferma questi dati, e gli ingegneri hanno seguito questo sviluppo per i successivi modelli di simulazioni che possono centrare l’efficacia e l’efficienza dei tests.


Il programma CECE comprende ingegneri del Marshall, NASA’s Glenn Research Center in Cleveland, e Pratt & Whitney Rocketdyne. La NASA ha investito nel CECE dal 2005 come parte del progetto Propulsion and cryogenics Advanced Development a Glenn. Il progetto è fondato dal Exploration Technology Development Program nel NASA’s Exploration system Mission Directorate.


Bibliografia.


http://www.hcnonline.com/articles/2009/01/18/
bay_area_citizen/news/1nasamotor15.txt

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