venerdì, ottobre 30, 2009

Incentivi per IT

Il Governo italiano incentiva l'informatica e Internet, ma....
Il Governo italiano stà mettendo in atto una serie di incentivi per l'IT così cone ha fatto per il settore auto (rottamazione).
Le misure prese dal Goveno prevedono l'ammodernamento delle vecchie applicazioni nei processi di gestione delle imprese. Queste misure creerebbero anche occupazione, infatti, si stima un aumento del 2,5 rispetto a quello delle auto.
Questo incentivo porterebbe l'Italia allo stesso livello degli altri paesi europei, quali: Francia e Gran Bretagna. L'analisi ha verificato che l'Italia è indietro, infatti, nel periodo 1988-2008 ha avuto una spesa nazionale in IT sul PIL che è passata dall'1,5% al 2%, bassa rispetto agli altri paesi dove invece è stata del 2,3% al 2,9%.
L'analisi è stata fatta dalla società di recruiment Robert Half tecnology, che è specializzata nella individuazione delle nuove figure professionali per l'IT, su un panel di 1400 CIO (Chef Information Officer) che sono i manager responsabili dell'ITC azinendali. Essa ha dato dei suggerimenti, dicendo che: la sicurezza informatica, la virtualizzazone delle risorse informatiche e le tecnologie atte a ridurre i costi e rendere più efficienti i data center aziendali, sono i settori dove si prevedono maggiori investimenti ma, non saranno esclusi i settori logistica-trasporti, finanziario e il VoIP.
A questi incentivi, però, si contrappone l'incapacità da parte del personale addetto all'IT nelle aziende private e pubbliche allo sfruttamento a pieno delle potenzialità dei nuovi strumenti informatici, che in alcuni casi non sa neanche farli funzionare in maniera corretta. Da questa analisi risulta che gli investimenti per adeguarsi al processo tecnologico risultano poco remunarativi in termini di produttività e di profitto.
Un rimedio a questo blocco sarebbe quello di fare adottare alle aziende italiane il sistema di certificazione Iso 20000 già adottato nel resto del mondo. Questa certificazione è uno strumento di riferimento per la erogazione delle funzioni dei servizi IT.
L'Iso 20000 si articola in due partiL le specifiche e il codice di condotta. La prima contiene un elenco di controlli a cui l'organizzazione deve aderire per fornire dei servizi di gestione adeguati allo standard Iso 20000. La seconda parte, invece, descrive le best practice per i processi dei servizi IT e contiene le linee guida che dovrebbe essere messe in pratica.
Martilli, manager director di Quint Wellingtion Redwwod Italia (società di consulenza e formazione nel settore informatico), suggerisce di adottare le procedure ITIL (information Tecnology Infrastructure Library) nate ed utilizzate in Gran Bretagna per la Pubblica Amministrazione che sono il primo passo per arrivare alle Iso 20000.

Link:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page